“La città si desta col vestito di gran festa, mentre candida la neve scende giù”. Cominciava così, lo ricordo ancora.

Era il 2005, 10 anni e quella voglia matta di stupire le maestre.

Per settimane, le parole d’ordine erano colla vinilica, brillantini, lupetto rosso e canzoncina di Natale.

Per giorni, bambini scatenati si allenavano al canto, ballo e alla competizione buona con le altre classi.

Il 20 Dicembre tutti in rosso, le bambine con un fiore di cartoncino in testa e i bambini che facevano a gara per stare davanti.

Mamme scatenate con le videocamere a casetta che ripetevano fiere “quello è mio figlio”.

“Per i bimbi, per i grandi, per le mamme ed i papà, tanta buona volontà. Buon Natale!”. Finiva così, lo ricordo ancora.