Opera di Lidia De Liso

Ho scelto di rappresentare i giorni del fuoco di Castellana Grotte perché quando sono stata all’evento ne sono rimasta profondamente colpita e penso sia anche un modo per raccontare le tradizioni dei territori più interni della nostra amata Puglia che non è caratterizzata solo dal bel mare che l’abbraccia.

Ci sono tante iniziative ed attività incluse nei giorni del fuoco, fra le più interessanti la rievocazione storica con installazioni immersive che narrano gli eventi che hanno interessato Castellana Grotte durante l’epidemia della peste bubbonica del 1690-1691. Ed è proprio questo l’argomento principale che si va a concludere con la serata della Notte delle Fanove, durante la quale quasi o più di 100 maestose cataste di legna diventeranno dei bellissimi falò dispersi nel centro storico della città per celebrare il miracolo di Maria Santissima della Vetrana che, l’11 gennaio del 1691, liberò la città dalla peste rendendola immune.

Ho rappresentato sullo sfondo proprio il Convento del Santuario della Madonna della Vetrana uno degli edifici chiave simbolo di Castellana Grotte.

Durante questi eventi l’atmosfera nelle strade e nelle piazze è gioiosa ed il fascino del fuoco arde fra i canti popolari e le specialità della gastronomia pugliese.

Il cielo si riempie di scintille, nell’aria svolazzano fiocchi di cenere ed il fuoco che divampa, per una sera sembra in grado di allontanare e bruciare tutti i brutti pensieri, fuoco che può essere simbolo di accoglienza, unione, fratellanza. È un’esperienza davvero unica che fonde tradizione, fede, storia e cultura.